Un complicato dovere di giuria e un colpo di scena inedito
Giurato #2 è un thriller giudiziario teso che intreccia un dilemma morale che cambia la vita, con Nicholas Hoult nei panni di un giurato. Eastwood, a 94 anni, offre una narrazione riflessiva ma avvincente, mescolando ironia, orrore e una dose di nostalgia. Se questa è la fine della sua carriera di regista, è una degna testimonianza della sua capacità narrativa.
Un colpo di scena inedito e un complicato compito di giuria
Immagina di ricevere una chiamata in un momento cruciale della tua vita, come quando sei una sposa o hai appena avuto una moglie incinta, e di scoprire che potresti essere chiamato a fare il servizio di giuria, sapendo che tua moglie potrebbe entrare in travaglio in qualsiasi momento.
Ora immagina di essere un giurato in un caso di omicidio e di scoprire che l'imputato è in realtà innocente perché Voi, il giurato, è il vero colpevole.
Questa è la precaria posizione in cui si trova Justin, interpretato da Nicholas Hoult. Il suo nome, un sottile riferimento alla "giustizia", allude a una grande storia piena di interrogativi morali e conflitti interiori.
La sceneggiatura di Jonathan Abrams coniuga ironia e suspense. Fin dalla scena iniziale, in cui Lady Justice viene benda – letteralmente rimessa a posto – si capisce che la narrazione non rifugge il simbolismo. I segreti vengono svelati rapidamente e gli elogi affettuosi che Justin riceve lasciano intendere che sia considerato "perfetto".
Nicholas Hoult nei panni di un uomo qualunque imperfetto
Hoult ritrae efficacemente la lotta di Justin tra senso di colpa e giustizia. Il viaggio del suo personaggio inizia in una notte tempestosa con un tragico incidente che uccide una donna. Inizialmente convinto di aver investito un cervo, Justin si rende presto conto di aver potuto causare la morte della donna, il cui fidanzato è ora sotto processo per il suo omicidio.
In preda al panico per questa rivelazione, Justin fa ricerche sull'"omicidio colposo" e consulta un avvocato pragmatico, interpretato da Kiefer Sutherland, che gli dice senza mezzi termini: "Sei nei guai". La tensione centrale sta nel tentativo di Justin di convincere i suoi colleghi giurati ad assolvere l'imputato, senza che questi scoprano la sua colpevolezza.
Una suspense a combustione lenta con risvolti emozionali
Giurato #2 costruisce una narrazione ricca di suspense, quasi al limite del commovente, con Eastwood che cattura lo spettatore attraverso una narrazione strutturata e un cast di personaggi ricco di sfumature.
Le scene in aula, sottolineate dall'incombente influenza dei moderni podcast sui crimini reali, offrono una nuova prospettiva al procedimento. Questa modernità contrasta con le eterne questioni morali al centro della storia.
In inquietanti flashback, la figlia di Eastwood, Francesca, che interpreta la vittima dell'omicidio, viene mostrata come un cadavere che si avvolge a spirale in un ruscello. Sebbene questa scelta personale di casting aggiunga profondità, potrebbe risultare stridente ad alcuni spettatori. Nel frattempo, Toni Collette offre un'ottima interpretazione del pubblico ministero, la cui tensione dinamica con Hoult richiama la loro alchimia fin da A proposito di un ragazzo.
La regia di Eastwood: nostalgia e riflessione
La regia di Eastwood conferisce al film momenti di calore e riflessione. Dal saluto al suo Cuoio grezzo giorni, chiamando un bar "Rowdy's Hideaway" e stratificando la sua eredità in tutta la storia, crea una narrazione che sembra personale ma universale.
Conclusione
In uscita il 1° novembre, Giurato #2 è un toccante dramma giudiziario con temi personali e di redenzione. L'esplorazione di giustizia, autoconservazione e responsabilità morale sembra una sintesi appropriata dell'opera di Eastwood. Se questo fosse davvero il suo ultimo film, rappresenterebbe un addio profondo e toccante.
https://www.imdb.com/title/tt27403986/
https://www.rottentomatoes.com/m/juror_2